Nel 2016 l’attrice danese Marie Tourell Søderberg scrive un libro semplice e molto curato, quasi poetico. Il titolo originale recita “Hygge, l’arte danese della felicità” e a me, devo dire, quel titolo piaceva moltissimo. Tradotto in Italia come “Il metodo danese per vivere felici” mi pare abbia perso un pochino di magia, ma in entrambi i casi il titolo crea molte aspettative.
Cosa è l’hygge?
Nella sua introduzione, la Søderberg definisce l’hygge come “l’attitudine a trovare la felicità nelle piccole cose di ogni giorno”. E in questo devono essere proprio bravi, i danesi, visto che per anni hanno detenuto il primato nella classifica dei paesi più felici del mondo (attualmente la Danimarca è al terzo posto dopo Finlandia e Islanda).
Ecco cosa si legge fra le motivazioni dell’ambito riconoscimento: ”per l’attenzione a una vita sostenibile (utilizzo delle rinnovabili) e il perfetto equilibrio tra vita lavorativa e vita privata”.
Perfetto equilibrio.
In un mondo frenetico e competitivo come quello attuale, diventa necessario “passare del tempo hyggelig in famiglia e con gli amici, e momenti hyggelig con me stessa in una casa hyggelig”, scrive l’autrice. Ma come favorire questi momenti così speciali?
L’hygge è difficilmente traducibile, più che una parola è un concetto: è intimità, è introspezione, è atmosfera, è cura e attenzione. È capacità di creare ambienti che predispongano alla serenità.
Va da sé che una casa hyggelig sia una casa libera dal caos e ben organizzata. È una casa che accoglie e che dona un senso di appartenenza. Che scalda, conforta e protegge chi la abita.
Suggerimenti per una casa hygge
Christina B. Kjeldsen, editor e autrice di libri sull’arredamento, illustra nel libro i concetti chiave per ogni area della casa; qui ho voluto integrarli con qualche mia riflessione:
- Ingresso: non è considerato una vera e propria stanza; a volte è un corridoio, mentre altre l’entrata dell’appartamento porta direttamente in soggiorno. Eppure l’ingresso è la prima cosa che vediamo rientrando e la prima cosa che vedono i nostri ospiti; dovrebbe essere un caldo abbraccio che ci accoglie e non solo un veloce passaggio da dimenticare in fretta. Per questo è importante che resti ordinato, pulito e che non crei confusione alla vista o impaccio nei movimenti. Soluzioni funzionali per cappotti e scarpe, una mensola e un’adeguata illuminazione sono l’ideale per quest’area. L’aggiunta di una pianta ben curata renderà tutto ancora più armonioso.
- Cucina: l’hygge segue i piaceri e gli interessi di chi la abita. Se cucinare è una tua passione, questa stanza della casa sarà, a maggior ragione, molto speciale. Utilizza stoviglie ed utensili funzionali e belli, comodi da usare e mai in quantità esagerate. Non è hygge una cucina troppo pulita e asettica, ma non è hygge nemmeno la confusione totale e l’ammasso di oggetti senza senso. Cerca di darle una personalità, con equilibrio, cercando di unire con gusto materiali, colori e stile. Tessuti naturali, piantine aromatiche e alimenti di buona qualità: la cucina diventa nutrimento per corpo, anima e mente.
- Soggiorno: nell’ottica hygge scandinava la scelta dei materiali è fondamentale. Legno, ceramica e fibre naturali, insieme ad una luce calda e a delle candele, sono d’obbligo per un soggiorno che ci trasmetta accoglienza e calore. Divani comodi, poltrone per la lettura, lampade che fanno atmosfera, tavole da apparecchiare con cura per accogliere famigliari ed amici, tutto è predisposto all’insegna della condivisione di momenti preziosi.
- Bagno: è la stanza che più di ogni altra invita a concedersi un momento per la cura di sé. Anche qui, pulizia e semplicità sono la ricetta giusta per un’atmosfera hygge: mobili e mensole in legno, cesto di vimini per il bucato, tessuti chiari, luce calda, morbidi asciugamani, piante adatte ad ambienti umidi. Doccia o vasca poco importa: l’importante è creare dei rituali di benessere in cui ritrovare una pace profonda.
- Camera da letto: è la stanza più intima della casa, quella in cui ci lasciamo andare, ci riposiamo, ci ricarichiamo, ci spogliamo, in senso figurato e letterale. Dovrebbe essere un nido confortevole in cui riposare e coccolarci: un materasso comodo, biancheria da letto di qualità, un armadio ben organizzato, un buon libro sul comodino, colori che favoriscano il relax e poche decorazioni ben scelte. Sarebbe bene acquisire buone abitudini come bere una tisana rilassante poco prima di dormire e acquisire una routine del sonno adatta al nostro cronotipo.
No, non serve stravolgere completamente la casa per renderla più hyggelig; possiamo però considerare l’hygge come una bussola che ci fa mantenere la rotta verso lo stile di vita che desideriamo.
Vuoi prenderti cura di te, del tuo tempo e della tua casa? Ti aspetto qui.